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Dickens a Shandong

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Leggevamo evocazioni sui fogli
non v’intimoriva la litote, il Vuoto
non era spazio inabitato: tenere gemme
di Lune precipitavano, onde nel fiume
Siang lucenti levigavano l’eroico spirito;
erano
tende di perle, aceri, paraventi alle città
discorrevano
le mani di gelsi di canapa o bambù
di Ch’u

Poi si levò quella polvere
lo smog di Shandong s’addensò
non respirava la nuova Coketown
caddero fiori e lune appese ai salici…

 Marisa Madonini - 13/08/2018 13:23:00 [ leggi altri commenti di Marisa Madonini » ]

Gentile Salvatore Armando
grazie del suo/tuo commento... sì il poeta ha molto a cuore il sole, il fiore, il cielo, l’azzurrità dell’aria a favore delle creature. Tuttavia, non è facile rispettare gli elementi e favorire un buono sviluppo economico per il benessere materiale(una terza via?). Credo sia lodevole e giusto non stancarsi di ricercare un equilibrio tra queste esigenze legittime che sia il più possibile sostenibile. La ricerca nei vari ambiti va supportata e i poeti facciano la loro parte insieme a lettori sensibili e consapevoli come lei/te

 Salvatore Armando Santoro - 10/08/2018 02:48:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Il dramma del degrado delle città industriali descritto con le voci della poesia.
Un richiamo ai potenti che solo i poeti ascoltano e denunciano, ma nulla possono e rimangono inascoltati.

 Franca Alaimo - 12/12/2012 22:10:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Non riesco ad associare Dickens a Shandong, se non forse per la denuncia di una società industriale altamente inquinante, in Occidente come in Oriente. Posso, naturalmente avere preso un grosso granchio interpretativo. Succede quando le poesie sono piuttosto enigmatiche. Ma voglio dire che ci sono poesie come questa che non è necessario capire fino in fondo, perché la loro capacità seduttiva coincide con la qualità dei suoni e l’autrice lo sa perfettamente, se così abilmente li sparpaglia come lune e petali, facendo fiorire delle convincenti alliterazioni.

 Cristiana Fischer - 12/12/2012 11:08:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

"il Vuoto/non era spazio inabitato", nostalgia per una cultura in pericolo
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